Il progetto “Coexist in Europe” svoltosi a Bar, località
balneare del Montenegro, dall’ 8 al 16 luglio, ha coinvolto 30 ragazzi
provenienti da 10 nazioni europee (Albania, Croazia, Bulgaria, Macedonia, Montenegro,
Germania, Italia, Bosnia Erzegovina, Polonia e Kosovo), i quali hanno avuto
modo di confrontarsi sotto vari aspetti.
Senza
ombra di dubbio una buona occasione di crescita formativa ma soprattutto di
confronto, talvolta molto diretto viste le diverse culture e società che
vengono a incontrarsi durante questi scambi...

Sono
state giornate molto intense, durante i workshops e i lavori di gruppo, in cui si
è potuta approfondire la personale conoscenza riguardo il tema “religione”
mettendo in pratica gli aspetti teorici e didattici che non sono mancati, con
l’ausilio di proiezioni di filmati e slides con la storia delle religioni
maggiori con cui ci confrontiamo quotidianamente e i conflitti in essere, e si
è potuta notare una grossa differenza: mentre nei paesi di area balcanica più
religioni riescono a convivere pacificamente, questo risulta più difficile nei
paesi in cui esiste una vera e propria religione di stato. Inoltre sono emerse
le grosse differenze all'interno di un'unica religione: il Cristianesimo.
Infatti è stato affrontato in maniera diffusa il confronto sulle diversità tra
cattolici, protestanti e ortodossi.
Secondariamente,
aspetto da non trascurare, è l’uso di un comune linguaggio, l’inglese,
passpartout per chi volesse proseguire un lavoro in ambito europeo, dando
altresì la possibilità a noi giovani di mettere in pratica diffusamente ciò che
studiamo sulle grammatiche, essendo necessario capire e fare circolare i nostri
pensieri il più possibile per creare tavole di discussione alquanto varie.
Nell'arco
della giornata noi partecipanti abbiamo avuto la possibilità di interagire
ulteriormente durante i coffee break, le pause pranzo e le cene, che rendevano
più piacevole la giornata. Inoltre abbiamo avuto modo di conoscere maggiormente
usi, costumi e specialità gastronomiche durante la “Intercultural Evenig”, e
durante la “Montenegrian Evening”, dove i ragazzi del Montenegro hanno improvvisato,
a vantaggio di tutti gli altri partecipanti, delle rappresentazioni sonore e
canore accompagnate da video che ci aiutavano ulteriormente a conoscere il
paese ospitante, regalandoci momenti di folklore indimenticabili...

