mercoledì 8 gennaio 2014

L'avventura di Michele, Azzurra ed Emanuele in Serbia

Vrnjačka Banja, 06 – 16 / 11 / 2013


Il progetto “Future leaders of Europe” ha riunito gruppi di giovani provenienti da Bulgaria, Albania, Serbia, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Macedonia, Lituania e Turchia in un albergo a pochi passi dal centro di Vrnjačka Banja, un intrigante e curiosa cittadina nel centro sud della Serbia.
In un clima generale piuttosto positivo e stimolante siamo stati coinvolti in vari workshop ed attività distribuite lungo tutto l'arco della giornata, che ci hanno permesso di fare conoscenza reciproca, arricchirci, riflettere e divertirci. Come suggerisce il titolo, il tema del progetto era la leadership: siamo partiti da una riflessione generale sul tema, per poi sviscerarlo tramite varie attività di educazione non formale mirate a farci riflettere su come poter essere leader migliori e più intraprendenti, sviluppando la nostra capacità di mediare e rapportarci agli altri all'interno di un gruppo; il tutto con l'obbiettivo di imparare ad agire attivamente ed efficacemente nelle nostre comunità.
Il programma era molto vario: le attività andavano dal role-play e problem solving di gruppo agli workshop sulla cittadinanza attiva e la progettazione europea, con frequenti sessioni di brainstorming e riflessioni in gruppo, supportate dalla frequente realizzazione di flipchart e schemi concettuali.  A queste si aggiungono le attività notturne giornaliere, dedicate alla conoscenza reciproca e alla presentazione dei nostri paesi di origine tramite video presentazioni introduttive, assaggi di prodotti tipici, musica, balli e canti.
Tirando le somme, sono stati 10 giorni molto intensi e ricchi di calore umano, durante i quali abbiamo avuto modo di conoscere le culture e tradizioni dei Balcani(ma non solo), condividendo idee ed instaurando rapporti di amicizia con persone splendide ed interessanti, rafforzando in noi la convinzione che le differenze culturali non giustifichino l'arbitrarietà dei confini politici perché dall'altra parte ci sono persone più simili a noi di quanto non si pensi.  Portiamo a casa molto più che semplici nozioni ma tanta carica vitale, tanti spunti di riflessione, nuove idee per il nostro futuro e per il futuro delle nostre comunità, più consapevolezza e nuovi amici con cui rimanere in contatto e magari realizzare iniziative di valore in un futuro non troppo lontano. Comunque la si viva , i progetti di scambio interculturale come questo e i programmi come Youth in Action offrono un opportunità unica di arricchimento interiore e conoscenza reciproca a chi partecipa, che difficilmente si ha se ad esempio ci si sposta all'estero per motivi di lavoro o per viaggi di piacere.


Emanuele, Azzurra, Michele