lunedì 24 febbraio 2020

Ambasciatori dell'Isola


Diario di bordo dell’European Winter Week


Si  è  da  poco  conclusa  un’altra  edizione  dell’European  Winter Week,   un   progetto   di   scambio   giovanile   del   programma ERASMUS + Youth Exchange dell’Unione Europea, il quale ha permesso a 6 ragazzi e ragazze sardi volontari dell’ Associazione  Studenti  per  la  città di  poter  partecipare  ai lavori   del   progetto   internazionale   durante   i   10   giorni   di permanenza  nella  città  di  Velika  Plana,  in  Serbia,  vicino  la capitale Belgrado.
Gli scambi giovanili (o Youth Exchange in inglese) permettono a gruppi  di  giovani  provenienti  da  diversi  paesi  di  incontrarsi, vivere insieme e lavorare su progetti condivisi per brevi periodi. Questi  scambi  hanno  luogo  al  di  fuori  dell’ambiente  scolastico durante il   quale   si   partecipa   ad   attività   come   workshop, esercitazioni,  discussioni,  giochi  di  ruolo,  attività  all’aperto, escursioni  e  molto  altro  ancora. 

La  necessità  di  progetti  come questo   deriva   proprio   dall’idea   di   abbattere   stereotipi   e pregiudizi che, combinati con la paura dell'ignoto e la mancanza di  informazioni,  strumenti  o  abilità  per  superarlo,  portano  alla chiusura  verso  l’alterità.  Dietro  la  prima  impressione,  acquisita principalmente   dalla   percezione   audiovisiva   (come   aspetto fisico,   abbigliamento,   danza,   musica,   ecc.)   ci   sono   molte caratteristiche che possono essere raggiunte solo dopo un po' di tempo  trascorso  come  membro  della  società  di  una  nazione grazie alla sua comprensione più profonda, come ad esempio le norme sociali, credenze, costumi, etica, valori, spazio personale e contatto fisico, modi di comunicazione e linguaggio del corpo, modo di comprendere la storia e l'identità nazionale ed altri.

«Lo  scopo  di  questo  scambio  è  stato  quello  di  sviluppare atteggiamenti positivi nei confronti della diversità ed anche della nostra cultura natia, italiana e sarda, che abbiamo avuto l’onore di presentare durante la giornata dedicata al nostro gruppo, in un clima  disteso  dove  il  desiderio  di  conoscere  e  comprendere l'importanza  e  la  bellezza  della  diversità  culturale  si  è  fatto primo  pilastro  dell’European  Winter  Week»  ha  detto  Simone Cuccu  (25  anni),  volontario  dell’associazione  Studenti  per  la città.

«La  cosa  che  più  affascina  è  sempre  quella  di  vedere  quante persone  del  posto  si  presentano  curiose  per  conoscere  gli  altri paesi  dell’Europa  e  i  loro  cittadini  in  visita  nel  mio  paese»  ha affermato Dusan Nikolic (25 anni) dell’organizzazione ospitante Odred izvidjaca 10. Oktobar? (Serbia).

«Anche  il  clima  è  un'esperienza  davvero  diversa  ma  tutto contribuisce  e  ha  contribuito  a  rendere  le  sensazioni  e  le emozioni  migliori.  A  nome  del  team  spagnolo,  non  vediamo l’ora  di   poter  rivedere   tutti  quanti   nella   nostra  Spagna   o dovunque nel mondo» ha dichiarato David Sánchez Olivares (25 anni), dalle Isole Canarie (Spagna), presidente dell’associazione giovanile Sal Fuera ELX.

Nikita Naumov (24 anni), presidente dell’associazione MTU YST (Estonia), ha detto: «La Serbia è un paese molto diverso rispetto a  ciò  di  cui  siamo  abituati  in  Estonia  ma  tutto  il  nostro  team concorda  sul  fatto  che  sono  le  persone  che  hanno  reso  l'intero progetto un'esperienza piacevole e indimenticabile»

«Le attività di team building sono state davvero ben strutturate. Penso che noi tutti abbiamo fatto un buon lavoro presentando la Lituania ed eravamo molto interessati alle presentazioni di altri. Vorremmo  visitare  la  Sardegna  un  giorno»  ha  commentato scherzosamente Simonas Vasiliauskas (20 anni) dell’associazione V Inceptus (Lituania).

Luca BIGGIO

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