Diario di bordo dell’European Winter Week
Si è da poco conclusa un’altra edizione dell’European Winter Week, un progetto di scambio giovanile del programma ERASMUS + Youth Exchange dell’Unione Europea, il quale ha permesso a 6 ragazzi e ragazze sardi volontari dell’ Associazione Studenti per la città di poter partecipare ai lavori del progetto internazionale durante i 10 giorni di permanenza nella città di Velika Plana, in Serbia, vicino la capitale Belgrado.
Gli scambi giovanili (o Youth
Exchange in inglese) permettono a gruppi
di giovani provenienti
da diversi paesi
di incontrarsi, vivere insieme e
lavorare su progetti condivisi per brevi periodi. Questi scambi
hanno luogo al
di fuori dell’ambiente
scolastico durante il quale si
partecipa ad attività
come workshop, esercitazioni,
discussioni, giochi di
ruolo, attività all’aperto, escursioni e
molto altro ancora.
La necessità di
progetti come questo deriva
proprio dall’idea
di abbattere stereotipi
e pregiudizi che, combinati con la paura dell'ignoto e la mancanza
di informazioni, strumenti
o abilità per
superarlo, portano alla chiusura
verso l’alterità. Dietro
la prima impressione,
acquisita principalmente
dalla percezione audiovisiva
(come aspetto fisico, abbigliamento, danza,
musica, ecc.) ci
sono molte caratteristiche che
possono essere raggiunte solo dopo un po' di tempo trascorso
come membro della
società di una
nazione grazie alla sua comprensione più profonda, come ad esempio le
norme sociali, credenze, costumi, etica, valori, spazio personale e contatto
fisico, modi di comunicazione e linguaggio del corpo, modo di comprendere la
storia e l'identità nazionale ed altri.
«Lo
scopo di questo
scambio è stato
quello di sviluppare atteggiamenti positivi nei
confronti della diversità ed anche della nostra cultura natia, italiana e
sarda, che abbiamo avuto l’onore di presentare durante la giornata dedicata al
nostro gruppo, in un clima disteso dove
il desiderio di
conoscere e comprendere l'importanza e
la bellezza della
diversità culturale si è fatto
primo pilastro dell’European
Winter Week» ha
detto Simone Cuccu (25
anni), volontario dell’associazione Studenti
per la città.
«La
cosa che più
affascina è sempre
quella di vedere
quante persone del posto
si presentano curiose
per conoscere gli
altri paesi dell’Europa e
i loro cittadini
in visita nel
mio paese» ha affermato Dusan Nikolic (25 anni) dell’organizzazione
ospitante Odred izvidjaca 10. Oktobar?
(Serbia).
«Anche il
clima è un'esperienza
davvero diversa ma
tutto contribuisce e ha
contribuito a rendere
le sensazioni e le
emozioni migliori. A
nome del team
spagnolo, non vediamo l’ora
di poter rivedere
tutti quanti nella
nostra Spagna o dovunque nel mondo» ha dichiarato
David Sánchez Olivares (25 anni), dalle Isole Canarie (Spagna), presidente dell’associazione
giovanile Sal Fuera ELX.
Nikita Naumov (24 anni), presidente dell’associazione MTU YST (Estonia), ha detto: «La
Serbia è un paese molto diverso rispetto a
ciò di cui
siamo abituati in
Estonia ma tutto
il nostro team concorda
sul fatto che
sono le persone
che hanno reso
l'intero progetto un'esperienza piacevole e indimenticabile»
«Le attività di team building sono
state davvero ben strutturate. Penso che noi tutti abbiamo fatto un buon lavoro
presentando la Lituania ed eravamo molto interessati alle presentazioni di
altri. Vorremmo visitare la
Sardegna un giorno»
ha commentato scherzosamente
Simonas Vasiliauskas (20 anni) dell’associazione
V Inceptus (Lituania).
Luca BIGGIO
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