Cagliari, Luglio 2020. In un contesto di incertezza e confusione globale, la mobilità internazionale, dopo un lungo e necessario stop, si è tutt’altro che fermata, anzi, la sua scintilla si è riaccesa nel territorio Sardo.
Dal 21 al 27 Luglio si
è tenuto il corso di formazione “Fairbook:
Creating a network of youth workers promoting media literacy among youngsters” a
Cagliari, presso l’Hostel Marina, finanziato dalla Regione Sardegna e
implementato dall’ Associazione Studenti Per La Città. Il corso ha coinvolto 20
ragazzi provenienti da Italia, Portogallo, Slovacchia, Polonia, Spagna, Croazia
ed Estonia con l’obiettivo di aumentare le competenze relative ai media,
l’alfabetizzazione nel lavoro giovanile attraverso la formazione dei giovani
lavoratori sui temi delle notizie false, dei post verità, della gestione delle
identità virtuali e del concetto di entropia.
Contemporaneamente si è
svolto il progetto “Fairmedia: Building
the Space for Campaigns and Projects on Media Literacy”, un Contact Making
Event con lo scopo di programmare e creare collaborazioni in campo
internazionale tra le varie associazioni partecipanti, le quali hanno avuto
l’opportunità di poter lavorare insieme ai ragazzi di Fairbook, garantendo
maggiori input ed output fondamentali per una riuscita progettuale di successo.
In un clima di internazionalità e condivisione, tra i suggestivi panorami di Masua e Portoscuso, le ridondanti vie del centro di Cagliari e l’ospitale e calda atmosfera del Poetto, sono stati sviluppati i contenuti e gli obiettivi del progetto. I paesi coinvolti hanno presentato un quadro nazionale relativo all’alfabetizzazione digitale, riscontrando limiti, punti di forza e di debolezza nazionali; son state poi elaborate e proposte delle buone pratiche in merito alla digitalizzazione, all’informazione che deriva da questa e al riconoscimento e accertamento delle news/fake news. Diversi i punti di divergenza tra le varie realtà nazionali, è stato curioso analizzarli e riconoscere le cause e conseguenze, spesso dettate da fattori sociologici, geografici e culturali.
Durante la settimana è
ripreso anche il ciclo di incontri di “Connessioni”, una manifestazione per la
promozione in Sardegna del volontariato internazionale, della mobilità
culturale, dello scambio di buone pratiche e dell’ideazione di nuovi progetti,
organizzata dal CASMI (Comitato Associazioni Sarde per la Mobilità
Internazionale); la conferenza si è tenuta nel cortile dell’Hostel Marina e ha
coinvolto personalità locali e i partecipanti dei progetti.
Inoltre, è stato dato
spazio alle associazioni partecipanti per presentarsi e pubblicizzarsi, col
fine di creare nuove ipotetiche partnership in ottica europea, in una serata
dedita al cosmopolitismo e alla condivisione, conclusasi con una strepitosa
notte interculturale nella quale ogni paese ha presentato tradizioni, usi e
costumi tipici.
Il corso si è concluso
con la presentazione dei workshop svolti nell’arco della settimana, una
valutazione generica finale e, ultimo ma non ultimo, la consegna dei
certificati di partecipazione, volti a gratificare e premiare i ragazzi che si
sono impegnati per portare avanti le attività.
Uno spiraglio di
ripresa, di freschezza e rinascita. Che sia questo solo l’inizio?
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