Dal 10 al 18 Gennaio 2020, nella municipalità di Olsztyn (Polonia), si è svolto lo scambio giovanile “Games Factory”, ospitato dall’ associazione “Helping Hands”. Tale progetto ha visto coinvolti 30 ragazzi, provenienti da Polonia, Lituania, Estonia, Romania e Italia, rappresentata attraverso “Associazione Studenti per la città” dai ragazzi del “Liceo Classico Siotto”: Elena, Eleonora, Martina, Noemi ed Edoardo, accompagnati da Alberto.
Gli obiettivi dello scambio sono stati quelli di rompere le barriere culturali e linguistiche, conoscere la cultura degli altri paesi e, attraverso la rievocazione e condivisione di giochi tipici nazionali, creare e presentare delle nuove formule ludiche ai bambini delle scuole di Olsztyn.
Nei primi giorni, attraverso l'educazione non formale, attività di team building e ice breaking games, il gruppo ha familiarizzato al fine di lavorare maggiormente in armonia.
A seguire, ogni nazione ha presentato agli altri partecipanti i propri giochi di infanzia tipici, fattore che ha fornito a tutti l’opportunità di imparare elementi culturali caratteristici e confrontare le proprie tradizioni.
Tra city tour, pattinate sul ghiaccio e la scoperta di un nuovo mondo nella fredda ma calorosissima cittadina, patria del Castello di Copernico, inondata da un grandissimo clima natalizio, i ragazzi, con la propria creatività e fantasia, hanno elaborato e ultimato i nuovi giochi da presentare ai bambini nelle scuole.
L’esito del progetto è stato a dir poco soddisfacente: sono stati creati e presentati 4 giochi, da effettuare senza l’utilizzo di apparecchi elettronici, volti allo sviluppo delle capacità trasversali dei giocatori, i quali hanno particolarmente apprezzato le attività.
Al termine del progetto sono stati rilasciati i certificati “Youth Pass” ai partecipanti che, in questa settimana di condivisione, scoperta, apprendimento e divertimento, hanno sviluppato diverse competenze trasversali (soft skills), eternamente utili allo sviluppo e crescita personale.
Al termine di questa magnifica esperienza, quando il gruppo è diventato una grande famiglia, quando non si è pronti a tornare a casa, quando non si vuole smettere di condividere, è facilmente osservabile quanto il potenziale degli Erasmus+ sia forte e concreto per quanto concerne crescita, apprendimento, divertimento, inclusione e abbattimento delle barriere socio-culturali.
*Life begins at the end of your comfort zone.
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