venerdì 30 agosto 2013

Irene e Claudia alla scoperta del Montenegro

Il progetto “Coexist in Europe” svoltosi a Bar, località balneare del Montenegro, dall’ 8 al 16 luglio, ha coinvolto 30 ragazzi provenienti da 10 nazioni europee (Albania, Croazia, Bulgaria, Macedonia, Montenegro, Germania, Italia, Bosnia Erzegovina, Polonia e Kosovo), i quali hanno avuto modo di confrontarsi sotto vari aspetti.
Senza ombra di dubbio una buona occasione di crescita formativa ma soprattutto di confronto, talvolta molto diretto viste le diverse culture e società che vengono a incontrarsi durante questi scambi...
La tematica principale affrontata si è focalizzata sui conflitti religiosi e sulle diversità tra le varie religioni che coesistono e convivono in Europa, con lo scopo di farci riflettere, confrontarci, portarci ad una convivenza pacifica, promuovere la cooperazione interculturale e soprattutto cercare in gruppo possibili soluzioni per minimizzare tali conflitti e discriminazioni.
Sono state giornate molto intense, durante i workshops e i lavori di gruppo, in cui si è potuta approfondire la personale conoscenza riguardo il tema “religione” mettendo in pratica gli aspetti teorici e didattici che non sono mancati, con l’ausilio di proiezioni di filmati e slides con la storia delle religioni maggiori con cui ci confrontiamo quotidianamente e i conflitti in essere, e si è potuta notare una grossa differenza: mentre nei paesi di area balcanica più religioni riescono a convivere pacificamente, questo risulta più difficile nei paesi in cui esiste una vera e propria religione di stato. Inoltre sono emerse le grosse differenze all'interno di un'unica religione: il Cristianesimo. Infatti è stato affrontato in maniera diffusa il confronto sulle diversità tra cattolici, protestanti e ortodossi.
Secondariamente, aspetto da non trascurare, è l’uso di un comune linguaggio, l’inglese, passpartout per chi volesse proseguire un lavoro in ambito europeo, dando altresì la possibilità a noi giovani di mettere in pratica diffusamente ciò che studiamo sulle grammatiche, essendo necessario capire e fare circolare i nostri pensieri il più possibile per creare tavole di discussione alquanto varie.
Nell'arco della giornata noi partecipanti abbiamo avuto la possibilità di interagire ulteriormente durante i coffee break, le pause pranzo e le cene, che rendevano più piacevole la giornata. Inoltre abbiamo avuto modo di conoscere maggiormente usi, costumi e specialità gastronomiche durante la “Intercultural Evenig”, e durante la “Montenegrian Evening”, dove i ragazzi del Montenegro hanno improvvisato, a vantaggio di tutti gli altri partecipanti, delle rappresentazioni sonore e canore accompagnate da video che ci aiutavano ulteriormente a conoscere il paese ospitante, regalandoci momenti di folklore indimenticabili...
Tutto ciò è avvenuto nella splendida Bar, cittadina montenegrina in cui diverse religioni convivono pacificamente, fatto reso ancor più evidente dal vedere come nel giro di pochi anni abbia avuto inizio la costruzione di nuove chiese cattoliche e ortodosse, nonché di moschee. Durante il corso abbiamo avuto anche la possibilità di visitare Stari Bar, la città vecchia, caratteristica per le antiche mura e castello, nonché godere di panorami mozzafiato: dietro, alle nostre spalle, bellissime montagne e tanto verde, davanti uno splendido mare...

Che dire, un'esperienza interessante sotto vari aspetti, didattici, culturali e sociali, esperienze positive in quanto ci insegnano non solo a convivere e coesistere in simbiosi per una settimana con persone mai conosciute prima, ma anche a stringere con alcune di esse forti legami che possono durare nel tempo, proseguendo quelle amicizie a distanza che ci offrono un’ulteriore finestra sul mondo, e perché no, l’intento e la gioia di rivedersi in futuro ritrovandosi in un qualche altro training corse a cui Youth in Action ci da la possibilità di partecipare.


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