mercoledì 5 ottobre 2016

“Inclusion as basis for Equality”: il racconto di Antonia, Marcello e Pasqualino

“Inclusion as basis for Equality”
 
L’Aia, 2-8 settembre 2016. All'arrivo in città ci accoglie la pioggia, leggera ma costante. Con le valigie tra il piccolo quadrato di vie del quartiere a luci rosse della città, pieno di vetrine con donne-manichino e uomini ciondolanti per la strada, andiamo alla ricerca dello Stayokay, il nostro ostello. Accogliente, pulito, molto frequentato.

Incontriamo il resto del gruppo dopo cena, nella sala comune. 26 partecipanti da otto nazioni per il progetto “Inclusion as basis for Equality”. Un training camp dedicato ai temi del inclusione sociale.

Ci sono persone invisibili, in tutto e per tutto simili a noi, con gli stessi sentimenti e le stesse emozioni, ma con problemi diversi, talvolta enormi da non riuscirli a superare, altre volte minuscoli, quasi impercettibili, ma comunque invalidanti. Sono gli esclusi, quelli che vivono fuori dalla società, che non sono accettati o non si sentono tali.

Esistono tanti tipi di esclusione, indotta dagli altri o ricercata da se stessi, da chi  non si sente parte di qualcosa o semplicemente non vuole. Innumerevoli motivi trasformano persone normali in esclusi. Le differenze, razziali, culturali, di interessi particolari, orientamento sessuale o aspetto fisico sono solo alcuni esempi. La paura è un forte motore per l esclusione, la paura della diversità e del confronto.

Chi si occupa di risolvere questi problemi e cosa possiamo fare noi, in prima persona, per cercare soluzioni efficaci? Durante il campo ci siamo occupati di questo, trovando un gruppo attivo e competente, una Trainer impeccabile e le splendide ragazze della Youth Line Netherlands.

Tra gite fuori porta, innumerevoli (e salvifiche) pause caffè, il silenzio delle città olandesi e le attività non formali, abbiamo imparato tanto (oltre il topic del progetto, ma questa è un’altra storia...).

Perciò vogliamo ringraziar

e l’Associazione Studenti per la città che ci ha scelti per questo progetto, la nostra super Trainer, e l’associazione Youth Line Netherlands che ci ha ospitato e permesso di vivere questa magnifica esperienza.


Antonia, Marcello, Pasqualino

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