giovedì 18 luglio 2013

Federica e il suo primo progetto con Gioventù in Azione



Dall’8 al 16 luglio 2013 30 ragazzi provenienti da 10 nazioni europee hanno vissuto e lavorato insieme in occasione del corso di formazione “Coexist in Europe”: un’opportunità di crescita e confronto che si è rivelata estremamente interessante e stimolante, sia dal punto di vista formativo che personale. Lo scopo principale del corso, infatti, era quello di creare un’arena di dibattito e riflessione intorno al tema della diversità religiosa e del dialogo interconfessionale tra giovani provenienti da diverse realtà culturali e sociali, svilupparne la consapevolezza circa i temi trattati e fornire loro le competenze e gli strumenti necessari a promuovere la cooperazione interculturale, la sicurezza e la coesione sociale nell’ambito dei conflitti religiosi, il tutto attraverso il metodo dell’educazione non formale.
Una tematica di rilevanza fondamentale per l’inclusione delle minoranze nelle rispettive comunità e la pacifica convivenza delle stesse all’interno della più vasta sfera europea; tematica delicatissima e attuale che non a caso ha visto coinvolte la maggior parte della nazioni provenienti dall’area balcanica (Montenegro, Croazia, Macedonia, Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo) – regione storicamente multietnica, fortemente colpita da scontri etnici e religiosi – e Bulgaria, Germania, Polonia, Italia (stati che, nonostante una tradizionale maggioranza religiosa, accolgono una pluralità di confessioni diverse, hanno visto e tuttora affrontano conflitti di natura religiosa). In particolare, il corso si è tenuto  presso la splendida località marittima di Bar, in Montenegro, dove cattolici, ortodossi e musulmani convivono pacificamente.
Dall’Italia, le tre rappresentanti per Studenti per la città: Claudia, Irene e Federica; le prime due avevano già partecipato ai progetti promossi nell’ambito del programma Youth in Action, mentre per me, Federica, è stata la prima volta, sicuramente la prima di una lunga serie… È stata un’esperienza che definire “intensa” è riduttivo: 30 giovani che, nonostante diversissime esperienze di vita e talvolta opposti background culturali, hanno vissuto e lavorato insieme per 8 giorni (trascorsi, purtroppo, velocissimamente), giungendo ad instaurare un rapporto di collaborazione, rispetto e amicizia.  In effetti, la programmazione ci ha tenuto in stretto contatto la maggior parte della giornata, tutti i giorni: dalla mattina alle 9,30 alle 19,30 con un break per il pranzo tra l’una e le 4,30: workshops, laboratori, lavori di gruppo e dibattiti, inframmezzati da momenti più rilassanti e giocosi, ma sempre volti ad incrementare la nostra coscienza e conoscenza rispetto al tema del corso. Quasi tutti i dopocena sono stati momenti di svago e socializzazione, opportunità per conoscerci meglio: la serata interculturale, per esempio, durante la quale ogni nazione ha avuto la possibilità di presentare il proprio paese attraverso piatti, musica e oggetti tradizionali; o la “ngo fair”, grazie a cui ognuno di noi ha fatto conoscere la propria associazione e scambiato contatti con le altre. Abbiamo inoltre avuto modo di visitare la bellissima città di Bar durante il nostro “free evening”, città ricca di storia ma anche di attrazioni turistiche e affollatissimi locali, nei quali abbiamo vissuto momenti davvero indimenticabili!

Tutto questo è stato reso possibile anche, e soprattutto, grazie al trainer del corso, e ai suoi due preziosissimi collaboratori.

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